La poesia.
Non è il cammino ad essere impegnativo ma impegnativo è il cammino.
Con questa riflessione apriamo le porte di questa stagione che scriverà i suoi versetti poetici in agosto e settembre.
Siamo chiamati, da subito, a gestire con scrupolosa attenzione quest’annata che per noi profuma di un sapore speciale.
E’ l’anno che darà alla luce due gioielli preziosi per il podere.
Nasceranno sotto questo sole e questa luna il nostro primo Guardavigna al Cabernet Franc 100% e nelle botti del Petruccino maturerà il nostro secondo Sangiovese in purezza.
Fin dall’inizio di quest’annata eravamo emozionati e preparati per questi due eventi speciali.
Due ragioni di rilievo per mantenerci focalizzati verso la realizzazione del nostro obiettivo, anche se ci siamo trovati a dover gestire molte emergenze provocate dalle difficoltà climatiche che però non hanno minimamente scalfito il nostro intento.
Abbiamo amministrato la situazione animati dalla visione e dai valori che sono superiori ad ogni ostacolo, perché sono il fulcro
del nostro modo di lavorare.
Visione e valori sono gli invisibili gesti quotidiani di cura e attenzione che i nostri clienti troveranno nella qualità dei nostri vini e nel piacere di vistare il nostro microcosmo.
L’inverno e la primavera sono caratterizzati da insistenti precipitazioni, che si prolungano addirittura fino a luglio.
Ricordiamo con piacere una notte di luna piena vissuta verso la fine del mese di maggio.
Mancavano pochi giorni allo sbocciare della fioritura.
Il primo giugno, infatti, appare come una pennellata di colori floreali che riveste il vigneto anfiteatro.
Poco dopo, il 6 giugno, è l’ora del vigneto Melo che mostra il suo bel viso nella sua festosa efflorescenza.
Tutto, intorno a noi, è un distillato è da ricercare in sottili profumi che dal respiro riempiono il cuore.
La luna è mutevole e influente sulla raccolta dei campi.
Si presenta sempre con diverse facce, da pieno a vuoto, da calante a crescente e nelle piccole sfaccettature dei suoi cicli cosmici
che insegnano, da tempo immemore, le giuste scelte raccolte nelle pagine non scritte della saggezza contadina.
Il sole è più amichevole e si presenta con il suo volto senza variazioni particolari, come è suo uso fare, e timbra di potenza la vita
delle viti nel loro crescere e divenire.
Quella notte guardammo la luna, apprezzando e conoscendo la sua materna influenza sulle nostre vigne.
Il suo ritratto si stagliava nel cielo illuminato di turchese diamante e sembrava dirci “io ci sarò sempre a favore del vostro lavoro”.
Il mattino seguente, ci svegliò il sole con il suo bagliore e iniziò a scandire le ore del nostro lavoro, ricordandoci di agire ogni giorno con rinnovato vigore e valore.
Luna e Sole sono l’inchiostro e la penna che scrivono la visione poetica a cui stiamo per partecipare.
Nonostante il tempo incerto e prevalentemente piovoso, abbiamo fiducia nella natura che non tradisce le aspettative.
I versetti poetici della natura suonano le loro rime nel mese di agosto e settembre.
Il microcosmo si presta volentieri ad essere il foglio su cui la natura imprime i suoi versi di bellezza.
Le temperature di questi due mesi raggiungono massime di 32 gradi e, in prossimità della vendemmia, minime anche di 12 gradi.
L’invaiatura è delle migliori, al punto di osservare nei frutti una completa maturazione e un eccellente carico di complessità gustative.
La qualità visibile nella maturazione dei frutti è un eco della danza nunziale di sole e luna di quest’annata speciale.
La raccolta dei frutti si svolge con regolarità tra il 10 e il 30 settembre.
Proviamo una piacevole sensazione vedendo gli acini da vicino sapendo che sono la culla dei due gioielli nascituri.
La dolce attesa fa crescere nel nostro cuore una vena poetica.
Per noi la scelta di creare il primo Guardavigna al Cabernet Franc 100% e un Petruccino Sangiovese in purezza è un atto di forza e di fiducia che mette in evidenza le già decantate potenzialità del nostro territorio.
La vendemmia dei due principi delle vigne Anfiteatro e Melo avviene con grande attesa il 29 e il 30 settembre.
Quest’anno sarà ricordato per le note di un vino speciale e per le note poetiche della natura.
Ispirandoci allo scrittore Italo Calvino, che amava soggiornare in toscana nella sua villa di Roccamare, vicino a Castiglione della Pescaia, condividiamo due righe da scolpire sulle pietre di Rocca d’Orcia “la vendemmia è l’arte di far entrare il vino in un calice”
Un saluto a tutti e ci congediamo con un aforisma sulla poesia di Italo Calvino, il quale porta un cognome amico del calice di vino.
“La poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere.”
(Italo Calvino)
“La poesia è l’arte di far entrare la vigna in un calice”.
(Pasquale Forte)