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Carattere Toscano.

“A franco parlar risponderò con franche parole.”cit.

L’inverno fa sul serio, il freddo punge il desiderio di ritirarsi.
Il panorama è un dipinto bianco di brina.
Luce infinita che prepara la nuova vita.
Nel ricco terreno vivono i tesori nascosti di calcare e argilla; nutrienti calibrati per la fucina del podere Forte.
Madre terra esprime la sua energia alimentando la fierezza del DNA, del carattere del vino.
Questa caratteristica del suolo e del sottosuolo viene classificata, come scisto calcareo fessurabile (calco scisto), il fattore che forgia la trama della dorsale tannica, colei che darà quel gradevole gusto al palato nell’armonico flusso dato dall’acidità e dalla sapidità.
I nostri vigneti formano il loro carattere toscano, impreziosito dall’originale accento del podere Forte.
Un carattere unico, elegante e fiero.
In questa visione di viti spoglie si rinforza la nuda verità.
Il nucleo solido, durevole di un seme che si eleva virtuoso, saldo e giusto.
La primavera si affaccia ai nostri occhi come se fosse il seguito della danza della pioggia che giunge copiosa.
Scende dal cielo, irriga la terra in ogni sua ruga di antica bellezza.
La pioggia e il freddo insistono in aprile e maggio finche a giugno il sole ritrova coraggio.
Il germoglio invisibile toglie la maschera e mostra l’incantevole volto.
Il sommo poeta aggiungerebbe “Lo viso mostra lo color del cuore.”
Lo spettacolo delle bacche in fiore è il tributo al dio Bacco.
Il podere, per rispetto, diviene tela, la coreografia in cui la natura affresca il suo sempiterno sapere.
Colori regali; la bellezza sboccia nel cuore, tutto splende come un grande giardino di profumi e delizie che rispondono ai colori.
Conosciamo il ripetersi dei cicli della natura, ma la nostra arte non sta nel conoscere il prevedibile ma nel seguire il flusso costante dell’imprevedibilità che ogni annata porta con sé come carattere e manifestazione di originalità.
La prova si presenta a luglio e agosto, due mesi caldi più delle aspettative financo particolarmente asciutti.
Questo fattore estivo condiziona la maturazione delle vigne: l’acqua manca e il frutto stenta.
Lo stress idrico crea sofferenza e la maturazione fenolica si presenta irregolare nei diversi terreni.
Questa è la grande prova di carattere dell’annata 2009.
Serve mantenere la maggior cura anche perchè l’arsura, dura ancora un pò.

I primi venti giorni settembrini sono ancora caldi e asciutti, ma proprio nello sprint finale, le condizioni migliorano, generando un giusto equilibrio favorito da dolci e apprezzabili piogge, accompagnate da una piacevole frescura; due amici forieri di allegria nella chiusura di stagione, abbracciando la vendemmia 2009.
Non mollare mai.
Questo è il carattere toscano.
L’accento del podere Forte marca con rigorosa disciplina fino alla fine perchè sappiamo che la nostra terra è fertile e portatrice di gioia.
Il conterraneo Leonardo da Vinci ricorda la forza del rigore con queste parole, che il carattere di questo vino ha preso come prole. “ogni impedimento è distrutto dal rigore” Leonardo da Vinci.

2009, Il carattere toscano

Vi salutiamo con i versi del poeta toscano, Giosuè Carducci.
Premio Nobel per la letteratura ricevuto il 10 Ottobre 1906.

“La nebbia agli irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor dei vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accessi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sul l’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensier,
nel vespro migrar.

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